Il termine tinkering deriva dall’inglese e significa armeggiare, adoperarsi, smanettare. In ambito educativo, questo concetto indica un approccio innovativo che unisce gioco, creatività e sperimentazione pratica per favorire l’apprendimento.
Il tinkering a scuola è oggi considerato uno degli strumenti più efficaci per introdurre bambini e ragazzi alle STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), ed è citato anche nel Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) come metodologia utile a sviluppare le competenze del XXI secolo.
Con i nostri corsi online sul Tinkering riconosciuti dal MIM (ex Miur) e validi per ottenere 0,5 punti in graduatoria, gli educatori possono imparare a integrare le attività di tinkering nella didattica quotidiana, introducendo i bambini al coding e al pensiero computazionale.
Tinkering: significato e origini
Il tinkering nasce da un gruppo di educatori americani presso l’Exploratorium di San Francisco, circa dieci anni fa. L’idea era semplice: rendere la scienza e la tecnologia più comprensibili attraverso il fare e il provare, invece che tramite la sola memorizzazione teorica.
Le attività di tinkering permettono di imparare in maniera informale e coinvolgente, stimolando la creatività, la capacità di risolvere problemi e la collaborazione tra studenti.
Il tinkering a scuola: come funziona

Le attività di tinkering si basano sul gioco, sulla sperimentazione e sull’uso di materiali semplici e di recupero (scatole, bicchieri, carta, legno, fili metallici, plastica). L’obiettivo è costruire, scomporre e inventare oggetti che stimolino la curiosità e la comprensione dei concetti scientifici.
Tra gli esempi più comuni troviamo:
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Circuiti elettrici con lampadine e batterie
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Robot che disegnano usando schede elettroniche e pennarelli
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Giocattoli meccanici o piste per biglie
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Reazioni a catena ispirate ai principi della fisica
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Progetti creativi con Lego e carta
Tinkering: esempi concreti
Per capire davvero cos’è il tinkering, ecco alcuni esempi di attività pratiche:
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Pista verticale per biglie (scuola primaria): utilizzando coni di carta da scottex o carta igienica, i bambini costruiscono un percorso inclinato per far scendere una pallina senza interruzioni. Questa attività allena logica, manualità e collaborazione.
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Robot che disegna (scuola secondaria): con una scheda madre, ruote e un pennarello rivolto verso il basso, gli studenti progettano un piccolo robot capace di tracciare segni sulla carta mentre si muove. Un esercizio che combina elettronica, creatività e divertimento.
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Altri progetti di tinkering:
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piccoli circuiti elettrici con lampadine e batterie
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giocattoli meccanici o macchine che si muovono, volano o galleggiano
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meccanismi di reazione a catena
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sculture e artefatti originali
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Perché proporre il tinkering a scuola
Il tinkering non è solo un passatempo creativo, ma un metodo che:
- stimola la curiosità e la voglia di sperimentare
- rafforza le competenze STEM con approccio pratico
- incoraggia il lavoro di gruppo e la collaborazione
- sviluppa il pensiero critico e la risoluzione di problemi
È un approccio inclusivo e motivante, capace di rendere l’apprendimento più coinvolgente e memorabile.