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Scuola digitale inclusiva


Sabato 17 marzo 2018 PaLEoS ha partecipato, in qualità di relatore, all’evento “Scuola digitale inclusiva”, organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia (sezione Prato).

L’evento ha rappresentato un’importante occasione per parlare di argomenti che ci stanno a cuore: inclusione scolastica, partecipazione attiva alla didattica, opportunità che le nuove tecnologie “maker” offrono alle scuole in questi ambiti.

La parola chiave che è stata ripetuta più volte nei diversi interventi è complessità.

Attualmente, infatti, si riscontra una crescente complessità nelle classi delle scuole di diverso ordine e grado attribuibile alla presenza di alunni con bisogni molto differenti tra loro, in alcuni casi “speciali”.

Di conseguenza, si parla spesso della necessità di adeguare la didattica a tali bisogni, usando il termine “didattica speciale”.

Noi crediamo, invece, che la didattica debba essere prima di tutto inclusiva, debba, cioè, garantire la partecipazione attiva di tutti gli studenti, anche di quelli più svantaggiati.

Come progettare una didattica veramente inclusiva?

Per rispondere a questa domanda vengono in aiuto le tecnologie della personal digital fabrication, versatili, flessibili e a basso costo. Esse sono un’importante opportunità per le scuole per introdurre esperienze più pratiche, più coinvolgenti e più motivanti.

Grazie alle nuove tecnologie “maker” si possono, infatti, realizzare laboratori didattici, percorsi multimediali e interattivi ed esperienze inclusive.

Che contributo danno le tecnologie maker all’inclusione nella scuola?

Attraverso le nuove tecnologie, è possibile non solo realizzare oggetti e sussidi per l’accessibilità (come sistemi interattivi, ausili per la scrittura, controllers, sensori e pulsanti adattati), ma anche promuovere processi di condivisione, collaborazione e co-progettazione, che rappresentano meccanismi virtuosi in grado di garantire la partecipazione attiva di tutti gli studenti, compresi quelli svantaggiati.

Ancora una volta le tecnologie della personal digital fabrication si rivelano lo strumento più utile per abbattere le barriere sociali e culturali e rendere accessibile il sapere.

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