Un progetto per l’accessibilità museale dedicato ai disabili sensoriali è quello che abbiamo realizzato nel gennaio 2019 per il Museo e Istituto di Preistoria “Paolo Graziosi” di Firenze.
L’obiettivo del lavoro era rendere fruibili a non vedenti e non udenti due importanti reperti storici conservati nel museo: la Venere di Laussel e l’Uomo leone di Hohlenstein.
La Venere di Laussel è una venere paleolitica, che si stima abbia circa 20.000 anni, scoperta nel 1911 a Laussel, nella regione della Dordogna (Francia), dal medico G. Lalanne. E’ stata scolpita in un bassorilievo e dipinta di ocra rossa.
L’Uomo leone di Hohlenstein, una statua paleolitica di circa 30 cm, risale a circa 40.000 anni ed è fatta di avorio ricavato da zanne di mammut e raffigurante un essere con testa di leone e corpo di uomo . Fu scoperta nel 1939 dallo studioso Robert Wetzel in una caverna di Lonetal chiamata “Stadel Höhle” (in Germania, non lontano da Ulm) in pessimo stato e fu poi ricomposta molto tempo dopo (più di trent’anni), anche grazie ad altri frammenti rinvenuti negli anni successivi al primo ritrovamento.
In una prima fase, ho fatto la scansione 3D e la stampa 3D dei reperti, che sono stati anche rifiniti manualmente.
Nel frattempo, il mio collega Daniele D’Arrigo ha lavorato alla creazione del sistema interattivo: un Raspeberry Pi collegato ad un pulsante di tipo Arcade, ad uno schermo e ad un altoparlante. Premendo il pulsante, si attiva la registrazione video sottotitolata in cui un operatore descrive il reperto, sia verbalmente, che usando la LIS (Lingua Italiana dei Segni).
Ognuna delle due riproduzioni in 3D è stata corredata di un pannello con descrizione in Braille.
Da oggi, gli utenti del Museo di Preistoria di Firenze potranno vivere un’esperienza multisensoriale, toccando le riproduzioni, leggendone ed ascoltandone la descrizione.