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Protesi stampate in 3D: quando la tecnologia fa davvero la differenza


Un progetto no-profit, sviluppato e portato avanti da studenti, che si propone di cambiare la vita di bambini con malformazioni agli arti superiori in tempi rapidi e con costi accessibili. A rendere possibile tutto questo è la stampa 3D, tecnologia sempre più versatile e diffusa che alla Caroline Chapel Hill University è materia di studio. Dalla sua applicazione nasce il progetto Helping Hand che, spiega la presidentessa Kierra Falbo nel video, aiuta i bambini bisognosi di una mano (vera e propria) a correggere la propria disabilità.


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